Rossana Ricci
Il Resto del Carlino – Forlì 1974
L’iconografia è senza dubbio quotidiana: interni di caffé, gente che s’incontra ogni giorno avvolta da malinconia e pena silenziosa. Anche nella pagina più serena, sembra si celi un’amara insidia, ogni cosa diviene come una triste prigione in cui l’uomo consuma le speranze. L’artista non lacera o deforma espressionisticamente le sue immagini: tali immagini non si distaccano dalla realtà, compaiono intimamente legate alla loro quotidianità, ma il pittore sa celebrare queste apparenze sublimandole, affrontandone cioè il senso interiore.
In altre parole l’ottica del pittore è dissomigliante dalla nostra, in quanto egli penetra all’interno della realtà, mentre noi, d’essa, spesso restiamo alla superficie. Una realtà quindi scrutata per sceverare quei significati e valori che rappresentano il mondo e l’interesse dell’artista.
Un’espressività di questo tipo è ovviamente lontana da artificiosi allettamenti figurativi, ma caratterizza un’arte indubbiamente intensa, coscientemente allusiva, potentemente suggestiva in quanto l’artista si immedesima nelle cose partecipando il senso della vita.
Pittoricamente il mondo di Rosignano si realizza con accortezza misurata di toni e materia e con un segno grafico sicuro e potente.
Rosanna Ricci
Il lirismo di Rosignano
“Gli uomini e le cose che ci circondano sono, secondo me, il il veicolo più certo che può condurre alla poesia”. Con queste parole il pittore Livio Rosignano espone, in modo sintetico, la sua poetica.
L’iconografia è senza dubbio quotidiana: interni di caffè, gente che s’incontra ogni giorno avvolta da malinconia e pena silenziosa. Anche nella pagina più serena, sembra si celi un’amara insidia, ogni cosa diviene come una triste prigione in cui l’uomo consuma le speranze. L’artista non lacera o deforma espressionisticamente le sue immagini: tali immagini non si distaccano dalla realtà, compaiono intimamente legate alla loro quotidianità, ma il pittore sa celebrare queste apparenze sublimandole, affrontandone cioè il senso interiore
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In altre parole l’ottica del pittore è dissomigliante dalla nostra, in quanto egli penetra all’interno della realtà, mentre noi, d’essa, spesso restiamo alla superficie. Una realtà quindi scrutata per sceverare quei significati e valori che rappresentano il mondo e l’interesse dell’artista. Un’espressività di questo tipo è ovviamente lontana da artificiosi allettamenti figurativi, ma caratterizza un’arte indubbiamente intensa, coscientemente intensa, coscientemente allusiva, potentemente suggestiva in quanto l’artista si immedesima nelle cose partecipando il senso della vita. Pittoricamente il mondo di Rosignano si realizza con accortezza misurata di toni e materia e con un segno grafico sicuro e potente.
Rosanna Ricci.