Pittore di caffè triestini , di figure al tavolino , sfocate e immerse in climi di bagliori in cui tutto stia passando – attimo afferrabile – dalla vampa alla cenere spenta. Bel pittore : con l’ epigramma visivo pronto , di quelli chiusi in due versi , diremo , del poeta Umberto Saba. E i paesaggi , con la sostanza terrestre del sapore romanticamente aspro , un po’ smarrita e irrequieta al pari di tutta la “ cultura “ giuliana novecentesca, in pittura e letteratura.

Mario Portalupi