Eduardo Costanzo
Conosco da tempo il pittore Rosignano, e almeno da una decina di anni, di tanto in tanto, frequento il suo studio. Mi siedo in un angolo e lo osservo mentre lavora: talvolta il suo gesto pare come investito da una carica di violenza straordinaria, altre volte invece sembra voglia accarezzare quella sua materia pregna, se è possibile dire, di “una sostanza morale”
.E’ fuor di dubbio che mi ha contagiato e ho preso ad amare anche la pittura, come non mi bastassero gli altri impegni, che davvero non sono pochi. Ma tant’è! E non posso farci nulla, sicché da anni ormai, come posso, seguo le mostre per l’Italia e m’accorgo come la mia biblioteca d’arte si arricchisce di giorno in giorno.
I quadri ad olio che Livio Rosignano presenta in questa mostra sono opere eseguite negli an
ni Cinquanta. Alcune sono state esposte in varie occasioni, fin dal 1952. A Trieste e altrove.
Rosignano esordisce nel 1949, e subito le sue tele s’impongono non solo nella nostra città e nella Regione, ma anche in campo nazionale ottenendo buoni riconoscimenti. Non ha una scuola e magari non tutto, in ogni singola opera, è stilisticamente risolto, eppure immediatamente vi si avverte l’urgenza e l’esigenza del raccontare, del dire.
Egli grida la sua giovanile baldanzosa protesta. E non è certo facile inquadrare la sua pittura in qualche “ indirizzo o corrente”. Allora imperava il neorealismo e l’astrattismo. Ma quanto Rosignano ne è lontano! Egli è un artista che mira al sodo, le avventure non lo lusingano anche se in questi lavori, eseguiti in momenti diversi, si sente l’irrequietezza e l’assillo di superare, ma mai contraffare o tradire, le posizioni raggiunte. Nella presente rassegna ci sono alcuni esempi di paesaggi e composizioni.
Ma anche dei ritratti, che stanno a indicare la varietà dei suoi interessi spirituali. Nel modello egli non cerca l’immagine fisica, ma soprattutto l’uomo, l’immagine interiore. E negli esempi migliori, colori, i grumi di colore, e deformazioni lineari, hanno buon gioco senza timidezze. Insomma, a mio avviso, questa è un’importante manifestazione d’arte e sono particolarmente lieto che si tenga nella città di Muggia, con il patrocinio del Comune e del suo Sindaco, al quale va la riconoscenza di coloro che amano l’arte e la cultura.
Edoardo Costanzo