Fiori gialli senza nome
Di Livio Rosignano – Edizioni Istituto Giuliano di storia e Documantazione – anno 1995
Fiori gialli senza nome, l’ultima opera narrativa di Livio Rosignano, è formato da undici racconti e undici disegni che ne costituiscono il contrappunto, gli uni e gli altri ispirati a una medesima vibrazione di luci, tonalità intimistiche, senso panico della natura, desiderio di penetrare dentro il significato profondo di cose e persone, a contatto delle quali si svolge l’avventura umana individuale. In forme solo apparentemente diverse pittura e scrittura esprimono in Rosignano l’inestinguibile bisogno di capire il mistero della vita, di fondersi in essa principalmente attraverso il tessuto dell’amicizia. E proprio al culto dell’amicizia potrebbe propriamente intendersi dedicato questo libro. Livio Rosignano è nato a Pinguente (Pola) nel 1924 ed ha vissuto gran parte della sua vita a Trieste, dov’è ritornato dopo una lunga dimora di lavoro a Milano. Fin da ragazzo ha disegnato e scritto, collaborando a vari quotidiani. Internato diciannovenne in un lager nazista maturò la decisione di dedicarsi interamente alla pittura, esponendo con successo sin dal 1949 in mostre locali, nazionali ed internazionali. Nel 1973 esce nella collana Lafanicola delle Edizioni Italo Svevo di Trieste Dieci Pittori Triestini. Nel 1978, con Del Bianco (Udine) pubblica Feldpost 15843; con Borsatti di Trieste, nel 1981, Un altro Natale. Nel 1993, ancora con le Edizioni Italo Svevo, esce il romanzo Una giovane vita. I suoi racconti ed elzeviri continuano a comparire nel “Piccolo” di Trieste.